Pensione con 41 anni di contributi? Non siamo nati per lavorare ma per vivere

Redazione
L’interessante opinione di un lettore sull’età pensionabile, troppo alta, in Italia.
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Inviato da O. – Ma quando è che vogliamo diventare una volta per tutte un paese civile; 40 anni di lavoro non sono più che sufficienti; ne basterebbero anche 30.

Non siamo nati per lavorare…ma per vivere. Perché non prendiamo a modello paesi come la Germania la Francia o l’Austria dove le cose funzionano meglio ecc. ecc..

Giocano su migliaia di regole, n’è inventano di tutti i colori: quota cento, quota 41, ape social, opzione donna e quante altre sono…un numero infinito. Giusto per rendere la vita impossibile alle persone che hanno lavorato una vita e senza considerare che dovrebbe essere un diritto sacrosanto senza se e senza ma andare in pensione. E che la stessa dovrebbe essere anche dignitosa.

Risultato: i pensionati lasciano il loro paese per potere sopravvivere. Chi ci fa’ le regole pensionistiche (compresi i sindacalisti per soddisfare le loro carriere, che poi diventano politici) non hanno mai lavorato, fanno una legislatura 5 anni forse sono anche tanti e sono in pensione per il resto dei loro giorni con che liquidazioni, con che stipendi, con che vitalizi!

Per non parlare dei dirigenti pubblici che sono un’infinità, difficile a contarli, con che stipendioni! Sono tutti super arricchiti.

Ecco perché ai loro occhi 40 di lavoro sembrano pochi, altrimenti chi paga i loro stipendi da vergogna? Poi fanno anche i filantropi donano una parte del loro stipendio, ma a chi??

Perché non fanno una legge che un dipendente pubblico non dovrebbe avere uno stipendio che superi i 3.000 € e un solo lavoro? Se non gli sembra sufficiente, dato che si ritengono tanto bravi e indispensabili che si aprano una azienda! Altro che lo stipendione pubblico sicuro.

I soldi pubblici dovrebbero servire per i servizi ai cittadini…non per arricchire migliaia e migliaia di burocrati strapagati oltre ogni decenza!

Ricordo che sono dipendenti pubblici e perché non ci sono le risorse, sarebbe ora di smetterla con questo mantra!!!

E’ che sono male gestite; 210 miliardi € di sprechi di denaro pubblico all’anno certificato dalla CGA di Mestre, dovrebbe essere considerato un reato lo spreco di denaro pubblico e punito penalmente!

E’ ancora peggio della corruzione, dato che sembra che esiste solo la corruzione, forse c’è molto anche oltre.

Poi 870 miliardi di € di spesa pubblica ciclica ogni anno, una montagna di denaro. Difficile anche a crederci; ma da cittadino e da lavoratore mi chiedo ma dove vanno a finire tutti quei soldi? Se abbiamo i comuni sempre con le casse vuote, città che cadono a pezzi, servizi costosissimi tasse su tasse, forse le regioni sono il vero cancro insaziabile tutto italiano poichè maneggiano tanti miliardi di € e li divorano a più non posso (basta guardare gli scandali quotidiani, dove mettono mano le regioni ci sono sempre scandali e le grandi quantità di soldi non mancano mai).

Ma allora se è così facile maneggiare soldi pubblici in grande quantità, sarebbe interessante sapere anche come vengono usati! Se per i servizi o per creare sempre più burocrazia (e la burocrazia costa molto a mantenerla e serve a rendere difficile la vita alle persone! Ecco il potere perché ha bisogno di tante leggi normative all’infinito,per mantenere i suoi costosi privilegi ben remunerati).

Ecco scoperto perché le persone devono andare in pensione a 70 anni, lavorare fino all’ultimo respiro,
per concludere ritornando pensioni da miseria.

Tutte le riforme che studiano servono a mantenere i loro privilegi ben consolidati negli anni, altro che paese civile moderno! Bisognerebbe chiedere ai lavoratori (dato che sono milioni e mandano avanti il paese) con un referendum con quanti anni di lavoro si dovrebbe andare in pensione: Sarebbe interessante sapere il loro parere, non quello dei politici o dei dirigenti o dei sindacalisti

Un lavoratore; iscritto CGIL; in fede O.

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